I passaggi IP<>IeFP sul territorio Regionale
Si intende collocare la tematica dei passaggi tra IP e IeFP, e viceversa, entro la prospettiva in atto del cambio del paradigma pedagogico e organizzativo fondato della essenzializzazione e personalizzazione dei curricoli, che faccia perno sulla centralità dell’allievo e sulla finalità di servizio degli organismi erogativi, puntando su un rinnovamento dei meccanismi usuali in modo da ottimizzare le scelte ed il successo delle diverse tipologie di allievi. In questa prospettiva, i passaggi non sono concepiti come modalità di “aggiustamento” degli abbinamenti tra allievi e organismi formativi e di istruzione secondo una visione gerarchica stabilita in base alla riuscita scolastica precedente, ma come strumento a disposizione degli allievi, rispettoso del loro diritto-dovere all’istruzione e alla formazione, al fine del perseguimento del proprio progetto personale
di vita e di lavoro, definito in base alle attitudini e propensioni, e guidato da una scelta di natura vocazionale. Tenuto conto della peculiarità dei percorsi offerti dagli Istituti professionali e dai Centri di formazione professionale, le due mete che si intendono perseguire consistono nel favorire la verticalizzazione della filiera professionalizzante verso l’alto, in accordo con le imprese partner, e combattere la dispersione tramite percorsi orientativi, formativi e di inserimento
lavorativo a forte carattere laboratoriale pensati specificamente per soggetti in difficoltà.
In base a questa visione, il progetto è caratterizzato dai seguenti criteri:
- Porre lo studente al centro del processo di passaggio tramite un accompagnamento continuativo lungo il percorso formativo, un’attività trasparente ed amichevole di profiling, un orientamento esperienziale che favorisca la consapevolezza personale e la scelta vocazionale, un’informativa chiara e puntuale circa le opportunità accessibili e le attività necessarie per il riallineamento.
- Definire una “grammatica comune” tra gli organismi coinvolti, sulla base dei due principi di personalizzazione e successo formativo e lavorativo,
- Rendere più fluidi i passaggi lungo la filiera professionalizzante, compreso l’accesso agli ITS (che rischia di essere iperfinanziato, ma scarsamente partecipato dagli utenti) anche tramite la sperimentazione di quinti anni specifici di acquisizione del diploma di Stato.
- Conferire organicità e familiarità alle procedure di passaggio, in modo da favorire il percorso e la “presa in carico” personalizzata da parte dell’organismo ricevente.
- Formare personale abilitato nelle procedure di certificazione e riconoscimento dei saperi e delle competenze, con un approccio essenziale e fondato su evidenze.
Si intendono pertanto adottare le seguenti metodologie:
- Rilevazione di casi/esperienze locali, nazionali ed internazionali che possano fungere da sfondo ed ispirazione per la proposta, tenendo conto del nesso tra il modello di sistema e le pratiche di passaggio ed accordo tra organismi,
- Confronto tra gli organismi coinvolti, entro una visione organica e innovativa di sistema educativo e formativo, al fine dell’elaborazione di una “grammatica comune” e di linee guida operative essenziali a partire dalle esperienze di successo degli organismi erogativi,
- Validazione degli output tramite la “prove di realtà” in un numero adeguato di percorsi tipici
- Coinvolgimento di insegnanti e formatori (prevedendo anche figure coinvolte nell’orientamento e nei passaggi interni al sistema) in percorsi di formazione innovativi centrati su casi reali e pratiche di laboratorio puntuali.
Attività previste
Formazione dei formatori dell’azione
- focus group tra operatori dei due ambiti del sistema formativo (IP e CFP) per approfondire le dinamiche dei passaggi, con particolare riferimento ai fattori chiave: percorso precedente degli studi, motivazione, azioni orientative e di bilancio, intesa tra organismo inviante e ricevente, azioni di riallineamento, accompagnamento ed inserimento nel nuovo contesto, esiti immediati e a distanza di tempo, criticità ed interventi correttivi
Comunicazione capillare sull’intero territorio regionale
- Coinvolgimento di insegnanti e formatori (specie le figure coinvolte nell’orientamento e nei passaggi interni al sistema) in percorsi di formazione innovativi centrati su casi reali e pratiche di laboratorio puntuali.
- Sito web dedicato ai materiali provenienti dalla raccolta ed analisi dei modelli e delle esperienze / buone prassi
Erogazione
- Corsi di formazione innovativi basati sulla discussione di casi di studio reali e su laboratori sulle pratiche puntuali relative ai passaggi
Valutazione degli esiti e dell’implementazione
- Validazione degli output tramite la “prove di realtà” in un numero adeguato di percorsi tipici
- Monitoraggio degli interventi realizzati secondo la metodologia prevista dalla nuova Linea guida
Raccolta dei dati sul territorio regionale
La raccolta e l’analisi delle esperienze e delle buone pratiche è avvenuta ai vari livelli secondo le seguenti metodologie:
Report ricognizione regionale
Ricognizione sul territorio Nazionale
A livello nazionale sono stati privilegiati i modelli regionali organici per la gestione dei passaggi con particolare attenzione verso
- L’accompagnamento verticale tra i soggetti del sistema IP-IeFP
- L’accompagnamento orizzontale nello stesso sistema
Proposte per le Linee Guida
Si prevede la definizione di documenti, proposte tecniche ed elaborati funzionali alla costruzione delle Linee guida regionali per la progettazione, la gestione e il monitoraggio dei passaggi tra IP a IeFP. La documentazione terrà conto degli eventuali contributi e revisioni in esito a tutte le attività previste e sarà coerente con gli elementi costitutivi previsti dalla normativa
Pubblicheremo prossimamente le linee guida.
Esperienze e testimonianze di passaggi IP<>IeFP
Gabriele L.
20 anni
CFP Rebaudengo > IP
Francesca T.
20 anni
CIOFS Vercelli > IP
Martina
23 anni
CIOFS > IP
Sveva M.
19 anni
CFP San Benigno > IP
Andrea L.
20 anni
ENAIP Aqui Terme > IP
Giulia G.
19 anni
ENAIP Torino > IP