La proposta di istituire formalmente i Tavoli di confronto territoriale sorge dall’esperienza nel presente progetto quando dall’autunno 2022 abbiamo dato vita a gruppi di lavoro territoriali presenti sui quattro quadranti regionali: CMTO, VCO, CUNEESE, ASTI/ALESSANDRIA allo scopo di rendere più fertile il confronto tra i diversi soggetti che già di fatto costituivano la “comunità professionale” composta dagli operatori degli Ip, della IeFp e dell’orientamento, valorizzandone le risorse e le competenze nella definizione di una linea guida regionale in tema di passaggi reciproci tra IP e IeFP.

Questi gruppi hanno richiesto impegno, presidio e coordinamento, ma in compenso hanno messo in campo una preziosa risorsa preesistente in quanto realtà caratterizzata da un elevato dinamismo capace di rispondere con flessibilità alle esigenze sociali di ogni contesto territoriale, proprio perché ogni territorio presenta caratteristiche differenti che vanno tenute adeguatamente in considerazione quando si intende realizzare un obiettivo di miglioramento che coinvolge i vari attori e contesti del sistema.

Oltre alla conoscenza del contesto territoriale ed all’abitudine consolidata al confronto ed alla cooperazione tra persone in grado di interpretare in modo efficace la complessa normativa di riferimento del loro lavoro, il Tavolo di confronto ha mostrato due ulteriori qualità:

- in primo luogo, si è rivelato uno strumento particolarmente adatto nel facilitare lo scambio di informazioni tra i diversi attori operanti nel sistema IP-IeFP, ma con evidenti legami anche con gli altri attori (istituti tecnici, licei, scuole secondarie di primo grado, formazione terziaria, servizi per l’impiego) del vasto contesto che pone in relazione i sistemi educativi, dell’orientamento e del lavoro, come premessa per poter facilitare e migliorare i meccanismi che regolano i passaggi;
- in secondo luogo, il gruppo di confronto, pur non avendo compiti di elaborazione di norme o regole, ma essendo strettamente legati all’équipe territoriale e al Comitato Tecnico Scientifico in forza della presenza costante del coordinatore su tutti i tavoli, hanno contribuito con suggerimenti e indicazioni ancorate nell’esperienza reale allo sviluppo delle linee guida e al miglioramento dell’attività formativa sull’Azione 2.